Un senso di tristezza, l’incapacità di mostrare o provare interesse e lasciarsi coinvolgere dalle regolari attività quotidiane, anche in famiglia. Sono comportamenti che possono capitare in modo sporadico, ma se persistono e influenzano una vita intera allora potrebbe sfociare in depressione.
Parliamo di un disturbo dell’umore che è caratterizzato da una tristezza persistente, perenne che può anche portare a fluttuazioni dell’umore e cambi repentini. Si tratta di un problema continuo e non passeggero che può durare poche settimane, qualche mese o addirittura per anni. Cerchiamo di capire meglio in che modo si può riconoscere la depressione, partendo dalle caratteristiche che descrivono e rappresentano questo disturbo. Solo così si potrà poi arrivare a parlare delle modalità di trattamento ed il numero delle sedute come spiega il Dott. Danilo Maffei, specialista in cura della depressione a Firenze.
Sintomi da notare per riconoscere la depressione
Spesso, chi soffre di depressione potrebbe mostrare:
- Ridotto interesse rispetto alle attività che ha sempre amato;
- Cambiamenti nelle abitudini alimentari e nell’appetito;
- Perdita del desiderio sessuale;
- Agitazione e irrequietezza;
- Aumento o diminuzione del sonno;
- Senso di colpa;
- Perdita di energia;
- Difficoltà a concentrarsi, pensare o prendere decisioni;
- Pensieri ricorrenti di morte e suicidio.
Ci sono poi delle differenze importanti da notare nelle reazioni femminili e maschili.
La depressione nelle donne
Molto spesso la popolazione femminile colpita da tale disturbo può mostrare un forte senso di ansia, irritabilità, sbalzi d’umore e pensieri negativi. In molti casi si manifesta dopo il parto, una condizione molto nota tra le donne.
E negli uomini?
Rispetto alle donne, gli uomini depressi tendono a sfogare il loro senso di tristezza e malessere nelle dipendenze, in particolare bevendo alcolici. Inoltre mostrano grande rabbia, tendono ad evitare situazioni sociali, hanno difficoltà a gestire le responsabilità e lavorano senza sosta.
Quali sono le cause più popolari e come trattare la depressione?
Medici ed esperti del settore hanno ancora difficoltà a comprendere quali siano le cause della depressione. Possono essere infatti molti i fattori scatenati, molti dei quali si possono anche combinare tra loro. Tra i più popolari troviamo sicuramente le caratteristiche genetiche, condizioni aggiuntive, fattori ambientali, psicologici e sociali.
Ma la vera domanda è solo una: come si può trattare la depressione? La psicoterapia può essere un valido aiuto per gestire i sintomi della depressione e riuscire a superarla. Grazie alla psicoterapia è possibile partecipare a una terapia cognitivo comportamentale e magari coinvolgere anche i membri della famiglia per ottenere massimo supporto.
La psicoterapia come rimedio sicuro
Le terapie psicologiche sono sicuramente il metodo più consigliato e usato per trattare la depressione, oltre ad essere la modalità che permette una miglior risposta da parte del paziente. In alcuni casi ci si sottopone a sedute individuali con uno psicologo, mentre in altri si ricorre ai gruppi di supporto. In entrambi i casi sarà possibile riconoscere e lavorare su:
- I problemi che influenzano la persona e la comunicazione;
- L’influenza che ogni problematica ha rispetto al proprio umore;
- La soluzione e il cambiamento di questa condizione di perenne tristezza.
In alcune occasioni si lavora anche con le terapie di stimolazione cerebrale che sono un’ulteriore opzione da considerare come trattamento completo. Ci sono delle soluzioni che permettono di inviare impulsi al cervello e aiutare a trattare la depressione quando è a un livello profondo.
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a professionisti e psicologi per riuscire a trovare un percorso personale e adatto alle problematiche mostrate.