Supporto psicologico: come superare fobie e ansie legate al Covid 19? La minaccia coronavirus porta con sé notevoli ripercussioni anche a livello psicologico e non devono essere trascurate.
Siamo costantemente informati e guidati sulle misure preventive da mettere in atto per contrastare la diffusione del COVID-19, ma quante di queste informazioni tengono conto anche della sfera psicologica?
Fattori come l’isolamento sociale, la sovraesposizione a notizie da capire, verificare, decifrare e il peso dell’incertezza generale, possono colpire in modo piuttosto pesante il nostro equilibrio mentale.
Tutti noi esseri umani, pur sforzandoci di essere razionali ed affrontare i problemi che ci si pongono davanti con logica, siamo profondamente psico-logici. Questo significa che le emozioni non possono certo essere escluse, anzi, quasi sempre giocano un ruolo fondamentale stravolgendo anche le scelte più pianificate razionali.
Paura da Covid-19
Inutile dire che, una delle emozioni primarie sperimentate in questo periodo di crisi generalizzata, è la paura. La paura in sé e per sé non deve essere vissuta come una cosa totalmente negativa, anzi! Si tratta di una emozione fondamentale per la nostra difesa e la nostra sopravvivenza perché ci permette di attivarci e metterci in salvo da eventuali rischi.
La paura diventa un problema quando non riusciamo a gestirla e finiamo per percepire il Coronavirus come un pericolo insormontabile rischiando di attuare comportamenti impulsivi e irrazionali che rischiano di essere controproducenti.
Quando subentrano panico e ansia generalizzata diventa difficile valutare il reale rischio legato al virus e si finisce per percepire ogni situazione come rischiosa ed allarmante.
Reggere situazioni di allerta o tensione troppo a lungo può essere logorante. In passato la scelta era tra il risolverle con l’attacco o la fuga dallo stato di pericolo ma, con la Pandemia che perdura ormai da tempo, siamo sottoposti ad uno stress continuo difficile da affrontare.
E’ possibile sfociare in una situazione di ipocondria percependo ogni minimo sintomo come un sicuro segnale di infezione da nuovo Coronavirus.
Cosa fare per affrontare ansia e fobia da Coronavirus?
Abbiamo appurato che un certa dose di paura e allerta sono fondamentali per poter reagire con prontezza e lucidità: seguire le indicazioni delle autorità sanitarie e le restrizioni imposte dai dpcm richiede attivazione e concentrazione.
Il limite fra lo stress positivo e un eccesso di allerta è però piuttosto labile e non sempre è facile riuscire a capire “chi sta controllando che cosa”.
Quando si ha la sensazione di aver perso il controllo o ci si sente confusi riguardo la situazione di pericolo è bene chiedere aiuto ad un professionista qualificato.
Rivolgersi ad uno psicologo può essere la scelta più saggia per il proprio benessere mentale. Consultare uno psicologo a Lucca permetterà di affrontare in un ambiente consono preoccupazioni e ansie.
L’aiuto di uno psicologo
In Italia sono migliaia le persone affette da disturbi d’ansia o depressione che si trovano adesso in una situazione di potenziale peggioramento del proprio stato. Chiunque fosse in uno stato di ansia generalizzata, disagio, paura eccessiva o addirittura panico dovrebbe rivolgersi alla figura dello psicologo.
Lo psicologo è la figura professionale adatta a gestire questi temi accompagnando la persona a uno stato più adattivo e funzionale. Purtroppo si deve fare i conti con l’impossibilità di muoversi da causa delle restrizioni necessarie a contenere il Covid 19.
E’ bene sapere che lo spostamento verso uno studio psicologico rientra tra i motivi di salute che permettono di spostarsi con autocertificazione. E’ pur vero che non tutti se la sentono di uscire di casa. Per far fronte a questa nuova esigenza sono molti gli psicologi che si sono attivati per poter svolgere sedute di psicoterapia a distanza.
Supporto psicologico online
La terapia in video chiamata è la forma più diffusa di psicoterapia a distanza. Psicologo e paziente entrano in contatto grazie a strumenti di videochat come Zoom, Skype, Whatsapp…
In alcuni casi può essere semplicemente utilizzata la chat o la telefonata. Altri ancora preferiscono la terapia via e-mail pur nella consapevolezza che, in questo caso, la comunicazione è asincrona perché i messaggi non arrivano nello stesso istante.
Le diverse tipologie di terapia a distanza possono essere utilizzate sia con pazienti di lunga data impossibilitato a raggiungere lo studio per ottenere il necessario supporto psicologico, sia per chi necessita di iniziare un nuovo percorso psicologico dettato da esigenze sorte in seguito al Covid-19.
La relazione terapeutica con l’uso di strumenti tecnologici può essere una buona alternativa ma, è bene precisare, la presenza fisica permette di cogliere aspetti più immediati che appartengono alla comunicazione non verbale.
Il tradizionale setting terapeutico consente allo psicologo di cogliere il manifestarsi di emozioni percettibili anche attraverso il linguaggio del corpo e il contatto visivo.
Supporto psicologico per ansia da Covid-19
Chiedere tempestivamente l’aiuto di uno psicologo permette di affrontare al meglio i problemi che minano la nostra salute mentale prima che si cronicizzino e diventino più complessi da risolvere.
Il pensiero catastrofico è un fattore da non sottovalutare perché può impattare negativamente sulla salute mentale di noi tutti e in particolar modo su quella di chi già precedentemente soffriva di qualche disagio o disturbo psicologico.
Si tratta della tendenza ad anticipare sempre il peggio. Costanti pensieri negativi che ci convincono che qualcosa andrà male (la perdita del lavoro, l’imminente ricovero in ospedale, la crisi economica personale o globale).
Si tratta di pensieri in grado di inficiare il nostro benessere psicofisico e di complicare non poco la realtà che stiamo vivendo rendendola più faticosa e meno rassicurante.
E’ di fondamentale importanza continuare ad attenersi alle regole imposte dalle autorità in merito alla prevenzione del virus, senza però dimenticarci di prenderci cura anche della nostra salute psicologica.
In caso di necessità è importante rivolgersi a specialisti in grado di aiutarci ad affrontare meglio gli effetti negativi di un periodo difficile o, se non lo riteniamo necessario, provare a mettere in atto piccoli accorgimenti per riuscire ad affrontare con lucidità e serenità la situazione.
Gestire l’ansia comportandosi responsabilmente
Pre-occuparsi agitandosi e alla fine attuando comportamenti irrazionali e controproducenti non serve. L’atteggiamento più corretto consiste nell’occuparsi con serietà del problema seguendo scrupolosamente le indicazioni date dalle autorità sanitarie:
Lavare o igienizzare le mani frequentemente, non toccare bocca e occhi, rispettare il distanziamento sociale, non recarsi in Pronto Soccorso ma chiamare il numero dedicato in caso di sintomi, rispettare la quarantena imposta, evitare spostamenti inutili e assembramenti…
Mettere in atto tutti questi atteggiamenti contribuirà a proteggervi dall’infezione da Coronavirus, preoccuparsi in anticipo, invece, porterà solamente ad aumentare lo stato di ansia.
Come gestire l’isolamento sociale?
La quarantena, il lockdown, il distanziamento sociale… Sono tutti mezzi necessari a contrastare la diffusione del coronavirus che, però, ci costringono a modificare abitudini consolidate e rassicuranti creando uno stato temporaneo di disorientamento.
E’ importante cercare di reagire in modo positivo e propositivo; magari cogliendo l’occasione per investire su nuove attività o riprendendo in mano hobby accantonati per mancanza di tempo.
Potrebbe anche essere l’occasione per aggiornarsi con la tecnologia e sfruttarla per contattare a distanza amici e parenti.
Il periodo di incertezza non aiuta di sicuro. Mai come in questo caso non possiamo controllare ciò che ci circonda ma possiamo sicuramente cercare di controllare la nostra voglia di (re)agire.